di Area Comunicazione e Area Legislativa
Allegato.- Legge 30 dicembre 2020, n. 178
di Area Comunicazione e Area Legislativa
Allegato.- Legge 30 dicembre 2020, n. 178
di Area Comunicazione
Cari associati, amici e sostenitori,
stiamo per finire un anno, il 2020, che è stato tutto tranne che un anno normale, che ha segnato in modo significativo e doloroso non solo le sorti di tutta la filiera brassicola e agroalimentare ma dell’intero Paese con la diffusione della pandemia da Covid-19, con una prima fase tra febbraio e aprile e una seconda ripartita a ottobre e ancora in corso.
Stiamo tutti combattendo una sorta di guerra subdola e invisibile che non fa sconti a nessuno e che sta minando le basi morali ed economiche della nostra società.
Purtroppo tanti dei nostri associati e amici sono stati toccati dal virus a livello personale ma anche e soprattutto a livello economico. Il comparto della ho.re.ca., l’anello più debole di tutta la filiera, è stato il più colpito e di riflesso ugualmente i produttori hanno risentito il duro contraccolpo di questa inaspettata crisi.
Anche in questa occasione Cervisia ha mostrato la sua presenza con tutte le forze a disposizione, dando sostegno a tutti coloro che si sono trovati a doversi scontrare con la burocrazia, con i decreti e i DPCM mai chiari e che non hanno assegnato gli adeguati indennizzi alle attività del settore.
Ai nostri collaboratori, ai sostenitori e agli amici professionisti va il nostro grazie più sincero: insieme abbiamo dato e stiamo dando un supporto a chi ha necessità e si sente spaesato nel complesso di norme giuridiche e attività pratiche, alle istituzioni e alle amministrazioni affinchè comprendano le esigenze legate al lavoro e all’impresa, a tutti coloro che ci hanno chiesto man forte nelle battaglie etiche e di ripresa.
Abbiamo dovuto rinunciare a ciò che avevamo in programma per quest’anno, agli incontri in presenza e ai tradizionali appuntamenti legati alla raccolta del luppolo e agli eventi birrari senza però trascurare i momenti di dibattito e confronto on line e alle piccole riunioni nei rari momenti che ci sono stati concessi. Questo non ci ha impedito di seguire le attività che già avevamo avviato e vedere arrivare a mèta la legge Regionale del Lazio sulla birra artigianale, gli incontri formativi con i giovani che si affacciano al mondo brassicolo e ai nostri workshop su come si costruisce una filiera e sulle nuove tecnologie.
Torneremo a ritrovarci e a condividere insieme ciò che di più bello esiste nel mondo brassicolo di filiera, capaci di recuperare la forza e lo stimolo per perseguire i nostri obiettivi legati anche alla memoria di ciò che è accaduto e alla solidarietà per un futuro migliore.
Voglio chiudere questa lettera aperta con un atto di speranza e di fiducia affinchè possiamo tutti insieme mettere al più presto la parola fine a questa pandemia e auguro a tutti gli aderenti a Cervisia, alle loro famiglie, al Consiglio Direttivo, al Comitato Scientifico, a tutti i collaboratori, agli amici un Natale di calma e un sereno 2021. Raccogliamo le forze e l’energia per la ripresa. Ce la possiamo fare!
Con un forte abbraccio il vostro Presidente.
di Area Legislativa
Il tradizionale calendario dell’avvento quest’anno viene stravolto delle aperture e chiusure delle attività commerciali e da conseguenti permessi e divieti di circolare.
E’ quando annunciato dal Governo e previsto nel nuovo decreto legge sul Natale (D.L. n. 172/2020), in vigore da oggi 19 dicembre 2020, che riscrive la cartina geografica dell’epidemia con colorazioni tra il rosso, l’arancione e il giallo a seconda dei giorni.
Proviamo a sintetizzare cosa si può fare e cosa no negli ultimi giorni del 2020 e nei primi del 2021.
24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio
Per tutti i giorni prefestivi (vigilie e i sabati) e i festivi (Natale, Santo Stefano, primo dell’anno, befana e domeniche) l’Italia sarà in zona rossa.
Pertanto, è previsto:
– il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (sempre salvo necessità e urgenza);
– la chiusura dei negozi al dettaglio (quindi i negozi all’ingrosso restano aperti), tranne le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai e le rivendite di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività;
– la chiusura dei mercati di generi non alimentari;
– la chiusura degli esercizi di ristorazione ovvero bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie; resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio (delivery), nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto (take away);
– la sospensione delle attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto;
– la possibilità di svolgere individualmente attività motoria (cioè fare passeggiate) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale.
Sarà comunque possibile far visita, dalle 5 alle 22, a parenti e amici non conviventi.
Infatti, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi conviventi, oltre ai minori di 14 anni su cui si esercita la patria potestà genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Si tratta, in definitiva, di una piccola eccezione al divieto di circolazione per permettere, durante i giorni di festa di poter fare visita ai propri cari, evitando il rischio di pericolosi assembramenti.
28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio
In tutta Italia si applicano le regole per la zona arancione.
Ciò vuol dire che vige:
– il divieto di ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza);
– la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio (delivery) nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto (take away), con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Quanto agli spostamenti, in zona arancione c’è, in linea generale, il divieto di ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
Il Decreto, però, prevede una eccezione: infatti, saranno consentiti gli spostamenti dai piccoli comuni (fino a 5.000 abitanti) in un raggio di massimo 30 Km, senza poter andare nei capoluoghi di provincia.
Una nota di Palazzo Chigi specifica inoltre che dal 21 al 6 gennaio sarà possibile sempre andare nelle seconde case, purché queste si trovino nella stessa regione della residenza.
Nuovi ristori per bar e ristoranti
Il decreto stanzia, infine, 650 milioni di euro (455 milioni per il 2020 e 190 milioni per il 2021) di aiuti economici alle categorie colpite direttamente dalle nuove disposizioni.
Si tratta, in particolare, delle attività dei servizi di ristorazione di cui al gruppo Ateco 56 (il dettaglio dei codici attività interessati è riportato in allegato al D.L.), con partita IVA attiva alla data del 19 dicembre 2020, con esclusione di coloro che hanno aperto la partita IVA dal 1° dicembre 2020.
Ad essi verrà corrisposto un contributo a fondo perduto in misura pari al 100% (con un massimo di 150.000 euro) di quanto già percepito in passato con il Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), essendo disposto che tale contributo spetti solo a chi lo ha già ottenuto (e non restituito) in base a tale decreto.
L’accredito avverrà in automatico, a cura dell’Agenzia delle entrate, senza che gli interessati debbano presentare un’apposita istanza.
Nessun ristoro è previsto per gli altri attori della filiera che dovranno attendere un nuovo provvedimento a gennaio 2021.
di Area Legislativa
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo e discusso DPCM del 3 dicembre 2020 con il quale il Governo ha introdotto nuove e più restrittive regole per il periodo natalizio.
Il nuovo DPCM 3/12/2020 va ad affiancare il Decreto-Legge 2 dicembre 2020, n. 158 (il c.d. Decreto Natale) recante “Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19” che contiene, tra le altre cose, il calendario del periodo natalizio con le limitazioni previste per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Per il periodo natalizio quindi sono in vigore, già da oggi, le limitazioni relative all’emergenza pandemica Coronavirus, preannunciate dal Governo e, nel dettaglio quelle di seguito riassunte:
Il DPCM che entra in vigore oggi stesso e resterà in vigore 50 giorni (fino al 15 gennaio 2021) ha una struttura analoga a quella del DPCM del 3/11/2020 costituita da 14 articoli in cui sono definite le limitazioni per tutto il territorio nazionale definito zona gialla e:
Nel dettaglio riassumiamo qui di seguito, le limitazioni più specifiche che riguardano direttamente gli attori di filiera più interessati ovvero il comparto della ristorazione, gli hotels e le località sciistiche.
Nello specifico:
Vengono confermate le attuali ulteriori limitazioni per le Regioni che sono classificate a rischio arancione e rosso. Cambiano, invece, le regole per la permanenza in una classe di rischio piuttosto che in un’altra. È previsto che il Ministero della Salute debba, ogni settimana, verificare il permanere dei presupposti per la classificazione nella fascia di rischio e provvedere con ordinanza all’aggiornamento dell’elenco delle Regioni che si collocano in uno scenario rosso o arancione.